La moschea

a Genova...

La redazione ringrazia per la collaborazione la confraternita sufi dei Naqsbandy di Genova

 

 

 "uomini e donne, ebrei cristiani sabei e chiunque prega il divino e compie il bene quegli avrà il suo paradiso e non sarà leso da nulla."

E' ribadito in tre punti del Corano, il Libro sacro dell'Islam,  che chi prega nel  divino e si comporta onestamente è approvato da Dio. (2,62- 5,69- 4,124) quindi non già esclusivamente chi segue una fede particolare. Se le religioni diventano bandiere per sventolare un senso di identità hanno perso la loro funzione, quella di ricondurre all'interiorità, alla verità, a riscoprire il bene  nel cuore.

 

 

 

 

due giovani sposi musulmani in Uzbekistan mentre escono dalla moschea (fotoRivera)

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CONCETTI BASE SULL'ISLAM

Allah significa letteralmente la (al) divinità (lah), per cui anche un cristiano arabo in lingua araba se vuol dire "io credo in Dio" dirà "credo in Allah". Insomma come il termine madre in italiano e mere in francese sono la stessa cosa.

Islam : significa abbandono fiducioso in Dio

Corano : il libro sacro rivelato da Dio a Maometto attraverso  l'arcangelo Gabriele. E composto da vari temi (sure) che iniziano tutte in questo modo: nel nome di Dio clemente e misericordioso. La traduzione in italiano più qualificata è di Gabriele Mandel, edizioni UTET.

Maometto  : è il profeta dell'Islam . Sono riconosciuti come profeti anche Gesù , Abramo e Mosè per cui l'Islam accetta la rivelazione della religione cristiana ed ebraica. Il Corano dice che ogni luogo in ogni tempo ha avuto il suo messaggero divino.

Jihad : sforzo interiore come quello che compie il devoto durante il ramadam , il mese lunare in cui digiuna (nè acqua, nè cibo nè fumo durante le ore di chiaro). L'associazione alla guerra santa è impropria, questo concetto appare per la prima volta in bocca a papa Urbano II  ( nel sinodo della Chiesa Cattolica Romana di Clermont-Ferrant del Novembre 1095 ) che così aveva chiamato le crociate. Ovviamente nessuna guerra può essere santa ( per il Vangelo ed il Corano) anche se a dichiararlo sono papi o aiatollah. Il terrorismo cosiddetto islamico è di dubbia provenienza, comunque derivato da ignoranza o pilotato da agenti esterni all'Islam.

Ramadam  : il digiuno in questo mese è uno dei cinque doveri del musulmano, gli altri sono la zakat (l'elemosina) il pellegrinaggio alla Mecca almeno una volta nella vita, le cinque preghiere durante il giorno e soprattutto, obbligatoria, la professione di fede: non c'è Dio all'infuori di Dio e Maometto è uno dei suoi profeti.

Velo : usanza islamica, assolutamente non obbligatoria, delle donne di portare un velo sul capo (come le donne nelle chiese). Questa usanza è nata anche dall'incomprensione , in parte voluta, di un passo coranico in cui è consigliato di avvolgere lo scialle (questa è la traduzione corretta del termine arabo)  a coprire i seni in pubblico, contrariamente al costume di allora. Vedi  quanto raccomandato e chiarito dalle massime autorità islamiche in un convegno al parlamento francese di Parigi: "sul velo". Un po' di conoscenza dell'Islam sia da parte dei non musulmani come dei musulmani stessi farebbe bene a tutti.

(a cura dello shaikh Nuraldin Murad)

- SOPRA- Federico Zandomeneghi , 1884,  Al caffe' (Mantova, Palazzo Te', Museo Civico) 

costumi nell'Islam (fotoRivera)

 

- Pierre-Auguste Renoir. 1876 Giovane donna con veletta  Musée d'Orsay di Parigi.

la veletta che copriva il viso era moda e costume anche in Europa prima del 900, in certi casi era così spessa che impediva di scorgerne i contorni. Il velo per le donne è rimasto nel costume religioso cristiano quando esse vanno in chiesa durante le cerimonie e nell'abito delle suore (regole che risalgono a san Paolo e Tertulliano). 

Anche nell'Islam è regola l'uso del velo  in moschea, si toglie (chi vuole) in uscita (foto sotto )

cfr: http://www.puntosufi.it

 

 

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Ma c'è sempre chi è preoccupato...L'altro è l'invasore! Anche gli italiani, del resto, erano un popolo di emigranti: "vietato l'ingresso ai cani e agli italiani" non era un cartello umoristico....Gli italiani puzzano, portano mafia, litigano...

In valpolcevera c'erano paesi razzisti tra loro a pochi km l'un l'altro, Pietra Lavezzara e Langasco, per esempio, e in liguria Masone e Campo Ligure...

E si trovano sempre delle ragioni per dire che "GLI ALTRI" non vanno bene, e se non ci sono si inventano...poi gli ALTRI sono un ottimo capro espiatorio: se le cose non vanno bene è colpa loro.

E' il senso della tribù cannibale dentro di noi, il clan da difendere, è l'altro su cui proiettare tutte le nostre negatività che non sopportiamo, che non vogliamo riconoscere in noi: Noi siamo O.K ma gli altri non sono O.K (questa è anche la strada per diventare paranoici e prenotarci uno psichiatra...)

Certo si può criticare tutti e tutto ma non fare di tutte le erbe un fascio, emarginare per partito preso. E' vero: ci sono zingari che rubano, meridionali mafiosi, arabi terroristi ma mai tutti, e nemmeno il 90% che serve per dire...non sottilizziamo. Bisogna sempre distinguere se non si vuole entrare nella spirale dell'odio che è ovunque e dovunque: dappertutto ci si ammazza per odi razzistici ed ideologici, ma i motivi, sotto sotto sono due, per soldi e per ignoranza.

 

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