La Valpolcevera è una conca ai cui lati ci sono colline in continuità. Più cemento, asfalto e case ci sono sulle colline più acqua si riverserà velocemente nel torrente durante le piogge alluvionali. Questo perchè il terreno, privato di boschi, non è più in grado di assorbire le piogge. Per quanto buono sia il mantenimento del letto fluviale e dei suoi argini e siano meticolosamente pulite e razionalizzate le reti fognarie, quando la portata d'acqua supera un certo livello il mare non è in grado di ricevere il flusso. Che si voglia o no la realtà è questa. Non ci resta che accettare le conseguenze di quanto facciamo e lasciamo fare. Per verificare queste affermazioni è sufficiente riprendere i giornali pubblicati dopo le alluvioni, le considerazioni dei geologi e le promesse dei politici sulla difesa del territorio dalle cementificazioni.
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Pontedecimo, il ponticello cosiddetto "dei frati" pochi secondi prima di essere sradicato dall'infuriare delle acque (Foto S.Amici). Anche il ponte dell'ospedale, sullo sfondo, sarà strappato via dalla impressionante velocità del torrente. Non esiste altro che Il frastuono della piena... 1993 |
Pontedecimo (il crollo dei lavatoi pubblici) 1970 |
Pontedecimo. Il ponte presso piazza Arimondi prima dell'opera di pavimentazione protettiva. 1970 |
S.Quirico...Anche le robuste sbarre di acciaio piegate come fuscelli. 1970 Ed ecco nelle foto seguenti come le nostre macchinine ritornano ad essere fragili giocattoli... 1968 |
PIENA DEL POLCEVERA 2014 CLICK SULL'IMMAGINE PER LA MAPPA DI PERICOLOSITA' AMBIENTALE accedere al menu Carte tematiche/Corsi d’acqua interni/ reticolo idrografico. Infine “applica”. Altri filtri possono applicabili a piacimento contemporaneamente. le zone esondabili: Carte tematiche/ Ambiente / Scenari di pericolosità alluvionale. |