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DA MOLASSANA A CAVASSOLO SULLA VIA DELL'ACQUEDOTTO

PROSEGUE CON : ACQUEDOTTO-STAGLIENO-MOLASSANA

Dal cimitero di Molassana a Cavassolo. Percorriamo la parte più recente del vecchio acquedotto, risalente agli inizi del 1600. Ma già all'epoca romana Genova aveva un acquedotto in val Bisagno ampliato nel 1000 sopra Staglieno e nel 1355 fino a Trensasco.

Il percorso è pianeggiante, di 6,5 km. Con il ritorno e le due deviazioni a Struppa per una ripida mattonata, e alla chiesa medievale di San Siro, i km diventano 14.

Partiamo dalla Chiesa dell'Assunta nei pressi del cimitero comunale di Molassana.

Si gira subito a sinistra (dalla parte opposta l'acquedotto va verso Genova)

Camminiamo su piastre di pietra traballanti, con sotto il canale del vecchio acquedotto

Il percorso è ricco di variazioni paesaggistiche. Ecco sullo sfondo il ponte su cui passeremo.

Opera imponente...

 

Il sentiero finisce (per poco) sulla strada, scendiamo per girare a sinistra dove una mattonata ci porterà  alla chiesa medievale di S.Siro. Poco più avanti la freccia la strda si biforca in due direzioni, prenderemo quella in salita che ci riporterà sul sentiero dell'acquedotto

La bellissima chiesa di S.Siro. Nella zona, secondo la tradizione, sarebbe nato il santo, vescovo di Genova del IV secolo. L'edificio fu finito e consacrato nel 1025 diventando la pieve dei Benedettini, ma si ritiene che una cappella esistesse giù da cinque secoli. Nei secoli seguenti al concilio di Trento, quindi dal XVII secolo ci furono alcune ristrutturazioni sul romanico precedente.

Ripreso il sentiero, dopo un altro km, ci troveremo ancora davanti la strada asfaltata a interromperlo ma, una volta attraversata, lo ritroviamo.

Non mancano le sorprese, come questo sontuoso portale detto "la galleria della Rovinata" dove scorreva un canale che alimentava l'acquedotto. Aperta nel 1830 era stata costruita per evitare una zona franosa e facilmente alluvionabile.

...e il rudere dell'oratorio di san Rocco...

Arriviamo quindi al ponte di Cavassolo, completato nel 1630, sopra il  torrente Concasca e il borgo di Cavassolo da cui prese il nome. Notiamo a sinistra due mulini, ora adibiti a abitazioni private.

Arriviamo fino alla pievetta dopo il ponte. Subito dopo la strada che porta a Davagna.

Al ritorno prendiamoci il tempo per godere dei bei panorami, Sullo sfondo i forti di Genova.

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