La faina (qui un esemplare curato e poi lasciato in libertà dagli amici dell'ENPA protezione animali di Genova su facebook) diciamo subito che non si ciba del sangue di altri animali come vorrebbe un pregiudizio diffuso. Esso è nato dal fatto che essa uccide più del suo fabbisogno se si trova, per esempio, a caccia in un pollaio. La sua natura predatrice la porta ad arrampicarsi sugli alberi e sulle rocce alla ricerca di  uccelli e delle loro uova nei nidi. Come un'altro mustelide, l'ermellino, attacca animali più grandi di lei (a cominciare dai grossi ratti di fogna) con un fulmineo morso alla gola. E' golosa di miele fino al punto che è diventata nel corso della sua evoluzione immune alle punture delle vespe e delle api. E' rarissimo vederla di giorno salvo che nel periodo degli amori in quanto ha abitudini notturne.   TORNA AD ANIMALI